A battezzare la kermesse ci penseranno il 13 giugno i CCCP, icone del rock italiano degli Anni ‘80. Il giorno successivo sarà la volta del rapper romano Gemitaz, mentre il 15 giugno sul palco arriverà l’astronave di Gabry Ponte, direttamente dagli Anni ’90. Una successione che dice tutto sull’edizione 2024 del Rock in Roma, presentata ieri in Campidoglio. Il festival, da quattordici anni appuntamento fisso dell’estate musicale romana, punta anche stavolta su un mix di generi per tutti i palati, tra gli show all’Ippodromo delle Capannelle e quelli alla Cavea del Parco della Musica. «Il nostro è sempre stato un festival trasversale. E il rock non si riferisce a un genere specifico, ma a un’attitudine», si ostinano a ripetere gli organizzatori Max Bucci e Sergio Giuliani.
IL CALENDARIO
A Capannelle, a mezz’ora di auto dal centro della città, arriverà il cantautorato napoletano contemporaneo di Tropico (17/6), il pop punk dei La Sad (19/6), il rap crudo di Salmo e Noyz Narcos (21/6), di Massimo Pericolo (11/7) e dei Club Dogo (19/7), ma anche quello da milioni di stream sulle piattaforme di Geolier (28/6) e Tedua (27/7).
GLI OSPITI
La Cavea ospiterà invece gli show dei Fontaines D.C. (25/6), Die Antwoord (3/7), Cat Power (7/7), Deep Purple (10/7), Cristiano De André (20/7) e Loreena McKennitt (22/7). «Siamo un festival da record. L’anno scorso abbiamo raggiunto quota 280 mila presenze. Quest’anno puntiamo a ripeterci», dicono gli organizzatori. E il Circo Massimo? Dopo lo show dello scorso anno del rapper Travis Scott, segnato da non poche polemiche, al momento - Concerto del Primo Maggio a parte - l’unico evento annunciato è quello del 6 luglio del trio Fabi-Silvestri-Gazzè, che non rientra nel cartellone del Rock in Roma: «Il Circo Massimo rimane aperto ai grandi eventi per valorizzare il sito - spiega l’assessore Onorato, svelando di aver provato a portare all’Olimpico, anche Taylor Swift, non riuscendo però a incastrare l’evento nell’affollato calendario, tra le quattro date dei Coldplay e gli Europei di atletica leggera - c’è una logica sistematica del comune nel fare ruotare i grandi nomi: non si organizzano concerti a caso».